Raduno di Fine Estate – Montorio al Vomano (TE) – 22 24 settembre 2023 (aggiornato)
Raduno di Fine Estate
Montorio al Vomano (TE)
22-24 settembre 2023
Venerdi 22
a partire dalle ore 15:00 arrivo, sistemazione e registrazione equipaggi nell’area di parcheggio riservata in Largo Tom di Paolantonio (42.581918, 13.631905 – N 42° 34′ 54.905”E 13° 37′ 54.857”)
Ore 15:00 al cine teatro Tonino Valerii (Lgo Marisa Ferrari) eliminatorie partecipanti al 1° festival della
Canzone di Montorio
Sabato 23
Mattina: ore 10.00 inizio visita guidata al centro storico e siti di interesse.
Ore 12.30 “Aperitiviamo insieme”, tutti sotto al gazebo con Aperitivo offerto dal club.
Pomeriggio: ore 16:00 tour gastronomico guidato nel paese.
Per chi vuole S.Messa nella parrocchia di San Rocco alle ore 18:00
Ore 18:30 in piazza Orsini 1° festival della Canzone di Montorio
Ore 20.00 Cena tutti insieme, facoltativa e su prenotazione, presso il ristorante Hotel Vomano (menù: antipasto di tipicità locali, cannelloni, gnocchi all’ortolana, arrosto di vitello con patate, pizza dolce della tradizione, caffè, digestivo, acqua e vino) Costo € 25,00 a persona.
Domenica 24
Visita guidata al convento degli zoccolanti
Per chi vuole S. Messa nella parrocchia di San Rocco (ore 9:00 – 11:15)
Pranzo libero e, nel pomeriggio, saluti e arrivederci al prossimo incontro.
Tale programma è provvisorio pertanto potrà subire variazioni indipendenti da nostra volontà. Tutti i partecipanti dovranno attenersi al rispetto delle norme anticovid in vigore e alla documentazione necessaria. Il Direttivo declina sin da ora ogni responsabilità per quanto possa accadere prima, durante e dopo la manifestazione e relativamente ai comportamenti dei singoli non consoni a quanto su indicato.
Quota di entrata istituzionale al raduno € 8,00 ad equipaggio per soci ( più € 30,00 nel caso di non socio e, quindi, neo associato 2023) e € 10,00 soci club UCA. Da confermare all’atto della prenotazione la partecipazione a Cena di sabato 29/4 € 25,00 a persona,
Prenotazione obbligatoria entro lunedì 18/9 o al raggiungimento del limite dei posti disponibili.
Info e prenotazioni: 338.3579027 – 339.7727357 (preferibilmente via whatsapp) email: campingclubcivitas@alice.it
Come raggiungere Montorio al Vomano: da A14 uscire a Teramo-Giulianova, seguire per Teramo, proseguire sulla SS 150 fino a destinazione.
Montorio al Vomano è a 15 km dal Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Isola del Gran Sasso).
Affrettatevi a prenotare!!! Sarà un piacere rivederci!!
Camping Club Civitanova Marche A.P.S.
Cosa fare e vedere a Montorio al Vomano, porta del Parco sulla Strada Maestra
La bella cittadina di Montorio, in provincia di Teramo, (264 m. s.l.m.) ha per cornice un territorio fatto di piccole valli, dove scrosciano ancora i fiumi più irrigui, che ascendono fino alle vette del Gran Sasso d’Italia in un susseguirsi di campi, prati, boschi e fiori alpestri. Habitat di specie da salvare e proteggere, è custode di un grado di biodiversità così alto da permettere l’istituzione del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga. Così Montorio, posta all’imbocco dell’area protetta, è diventata “la vetrina del Parco”, e punto di partenza della Strada Maestra del Parco. Un percorso caratteristico lungo la parte più suggestiva della vecchia Strada statale 80 Teramo-L’Aquila che collega Montorio al Vomano ad Amiternum, attraverso il Passo delle Capannelle; ristrutturate le vecchie case cantoniere, oggi punti informativi e foresterie, e create aree di sosta attrezzate, la Strada del Parco è una splendida passeggiata tra storia e natura da fare oltre che in auto, anche in bicicletta o in moto. Le origini di questa cittadina sono di epoca pre-romana, come attestano le rovine di un tempio dedicato a Ercole, ed alcuni ritengono che questo possa essere il sito dell’antica Beretra, menzionata dai geografi d’età classica. Di sicuro resti e ritrovamenti ascrivibili all’epoca romana sono sparsi e copiosi in tutto il territorio di Montorio. In ogni caso le prime attestazioni dell’odierno abitato sono da far risalire al Medioevo, quando compare il toponimo Mons Aureus, ovvero Monte d’Oro; un oro che farebbe riferimento alle lussureggianti coltivazioni di grano che ricoprono i colli attorno il paese. Ipotesi avvalorata anche dal simbolo comunale che riporta nella sua iconografia traccia dell’etimologia, raffigura infatti tre colli con delle spighe di grano piantate sopra.
Sul finire del Medioevo, nel XV sec., Montorio per “gentile” concessione di Alfonso I d’Aragona divenne feudo dei Camponeschi dell’Aquila e passò in seguito, per via di matrimonio, ai Carafa di Napoli, e quindi all’altra famiglia napoletana dei Caracciolo; successivamente l’ebbero in feudo con titolo marchionale i Crescenzi di Roma ed, infine, i Marchesi di Santo Spirito di Napoli.
Oggi il centro abitato sorge sulle sponde del fiume Vomano e dalla sponda sinistra del fiume si risale, dalla collina sovrastante, alla parte più antica chiamata “il colle”, dal caratteristico aspetto di anfiteatro con più ordini di case situate a scaglioni. Qui, fra le ammucchiate casette di costruzione cinquecentesca, sopravvivono ancora i resti dell’incastellamento medievale, presso la Rocca, e le imponenti vestigia del Forte S. Carlo; edificio voluto nel 1686 dal Viceré spagnolo di Napoli, il Marchese del Carpio, per dare alloggio alle truppe occupate nella lotta contro il brigantaggio, ma rimasto incompiuto.
Nella parte bassa, si slarga la piazza dalla quale si snodano le vie principali del paese, con le più antiche abitazioni gentilizie di costruzione seicentesca; una serie di palazzotti tutti molto interessanti, con i bei patii interni a corte, i portali a ghiera con grossi conci sagomati e gli eleganti portaletti con chiave d’arco. La Collegiata di San Rocco, prospettata sulla piazza, è il trionfo del Barocco. La facciata si compone di due corpi distinti, che tradiscono due diverse fasi edilizie; quasi di fronte il palazzo marchesale Camponeschi-Carafa, con il suo imponente portale e gli splendidi affreschi interni. Altra particolare menzione merita la Torre dell’orologio che, oggi, presenta un quadrante di maiolica di Castelli con sfere di rame placcate in oro ma, anticamente, ne aveva uno dipinto in nero e alle 2 di notte suonava 44 tocchi, segnale al quale coloro che erano banditi dovevano rincasare. Da non perdere assolutamente la Chiesa degli Zoccolanti, nel cui interno si trovano begli altari barocchi, organo di legno dipinto, statue e un interessante quadro di Santa Margherita penitente, e la Chiesa dei Cappuccini con annesso Convento, interessanti testimoni della presenza francescana a Montorio insieme alla Chiesa del Convento di S. Francesco. Graziosa e delicata icona votiva è la piccola Chiesa della Madonna del Ponte. Si tratta di una cappella votiva costruita nel 1872 all’imboccatura del ponte sul fiume Vomano in sostituzione di un altro tempietto denominato “Cona del Ponte” eretto verso la metà del Cinquecento. Alla stessa epoca appartiene il dipinto della Madonna con Bambino oggi custodito nella chiesetta. Infine non si dimentichi la settecentesca Chiesa di S. Filippo Neri.
Gastronomia
La cucina regionale trova a Montorio uno dei suoi luoghi d’elezione. Qui, infatti, si declina sapientemente gran parte della cucina dell’area teramana, con tipiche crespelle ‘mbusse, il timballo con le crespelle, i maccheroni alla chitarra con le pallottine di carne, le mazzarelle. Oltre alle ottime carni, la cucina del posto contempla anche le trote, pescate direttamente nei vivai del Vomano e del Rocchetta. Pregevoli i formaggi ed i salumi locali e particolarmente apprezzati i dolci, con i famosi bocconotti e biscotti secchi e, sopra tutti, la pizza dolce, preparata con pan di spagna e crema pasticciera, e guarnito con mandorle dolci tritate, cannella e cacao amaro. È il tipico dolce dei matrimoni..
Manifestazioni e Feste
Febbraio – marzo: Carnevale morto. Si celebra il giorno delle Ceneri, come un vero e proprio rito funebre e la sua origine sarebbe legata alla Commedia dell’Arte.
Giugno: Congiura dei Baroni – la Battaglia di Montorio. Rievocazione storica, con giochi, sbandieratori, danzatori e corteo in costume, della battaglia combattuta a Montorio il 7 maggio 1486 fra i baroni, fautori della restaurazione angioina, e le truppe di Alfonso d’Aragona, figlio del re Ferdinando.
Agosto: La Vetrina del Parco, manifestazione che celebra i valori del Parco Gran Sasso Laga.
Prima settimana di settembre: Festa in onore del patrono, San Rocco, e della Madonna del Ponte.
Dicembre: Lu Stù. Un antico e curioso gioco di società, praticato da secoli. Nel periodo di Natale adulti e bambini si affrontano con un mazzo di quaranta carte dipinte con originali figure, discutendo e giocando con gesti, contrattazioni e fraseggi in dialetto, creando uno scontro decisamente esilarante.
Articolo in PDF per la stampa: